venerdì 27 maggio 2011

"Morti" che si risvegliano


“MORTI” CHE SI RISVEGLIANO: chi si fida della “MORTE CEREBRALE”?


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GIAPPONE, NIHON UNIVERSITY: "morti" si risvegliano grazie alla “Terapia dell’ipotermia cerebrale controllata col computer”

Neurochirurghi giapponesi hanno salvato 14 pazienti su 20 con ematoma subdurale acuto associato a danno cerebrale diffuso e 6 su 12 con ischemia cerebrale globale cerebrale da arresto cardiaco da 30 a 47 minuti. Tali condizioni equivalgono a quella che è definita in Italia per legge una condizione di morte, la “morte cerebrale”. Tali persone in Italia (ed in quasi tutti gli altri paesi) vengono frettolosamente dichiarate morte e considerate dei possibili “donatori di organi”.

Utilizzando la terapia dell’ipotermia controllata la maggior parte delle persone “resuscitate” hanno recuperato quasi tutte le funzionalità cerebrali che avevano prima con pieno ristabilimento della capacità di comunicazione verbale.

Fonti:
· Articolo di Yoshio Watanabe “Cardiac transplantation: flaws in the logic of the proponents”, nella rivista medica giapponese JPN heart J, Sept 1997
· Articolo di Hayashi N “Brain hypotermia therapy”, nella rivista medica giapponese JPN med J, 6 luglio 1996

Ringrazio la "Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente" che dal 1985 si batte contro il muro di omertà dei mass-media per rendere pubbliche queste informazioni di vitale importanza.


Neurochirurghi giapponesi hanno salvato 14 pazienti su 20 con ematoma subdurale acuto associato a danno cerebrale diffuso e 6 su 12 con ischemia cerebrale globale cerebrale da arresto cardiaco da 30 a 47 minuti. Tali condizioni equivalgono a quella che è definita in Italia per legge una condizione di morte, la “morte cerebrale”. Tali persone in Italia (ed in quasi tutti gli altri paesi) vengono frettolosamente dichiarate morte e considerate dei possibili “donatori di organi”.

Utilizzando la terapia dell’ipotermia controllata la maggior parte delle persone “resuscitate” hanno recuperato quasi tutte le funzionalità cerebrali che avevano prima con pieno ristabilimento della capacità di comunicazione verbale.

Fonti:
· Articolo di Yoshio Watanabe “Cardiac transplantation: flaws in the logic of the proponents”, nella rivista medica giapponese JPN heart J, Sept 1997
· Articolo di Hayashi N “Brain hypotermia therapy”, nella rivista medica giapponese JPN med J, 6 luglio 1996

Ringrazio la "Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente" che dal 1985 si batte contro il muro di omertà dei mass-media per rendere pubbliche queste informazioni di vitale importanza.

La traduzione e la diffusione di tali notizie può avvenire solo grazie a tale lavoro indefesso.


Commento di Corrado Penna

Quando si dice che “il nuovo farmaco x serve a curare la malattia y”, ci si affida ad uno studio condotto una sola volta da medici che nell’80% dei casi (se non di più) hanno effettuato i loro esperimenti per conto della casa farmaceutica che produce il farmaco, oppure (ma trovate un po’ voi la differenza sostanziale) hanno eseguito tali esperimenti coi finanziamenti della casa farmaceutica che produce il farmaco. Su queste basi i mass-media sbandierano al mondo intero l’utilità e l’efficacia del nuovo farmaco (salvo poi essere costretti a tardive smentite, magari su un trafiletto nascosto nelle pagine centrali del giornale).

In realtà in simili casi servirebbero verifiche dell’utilità del farmaco da parte di altre équipe mediche indipendenti, prima che si possa pronunciare.
È ovvia che in questo caso la mancanza di un serio controllo produce un beneficio per le case farmaceutiche.

Anche nel caso dei risultati di questi medici giapponesi nessuno ha ripetuto l’esperimento, sebbene fosse doveroso verificare se la tecnica fosse davvero utile (si tratta di una terapia che servirebbe a salvare da morte certa le persone in coma cosiddetto irreversibile).

C’è però una differenza notevole. In questo caso non c’è nessun interesse economico dietro la ricerca, nessuna azienda che finanzia lo studio, anzi, ci sono dei notevoli interessi economici che vengono intaccati dai risultati di questa ricerca giapponese, perché ad ogni “morte cerebrale” corrisponde un possibile donatore, ad ogni possibile donatore corrispondono, a seconda dei casi, 3 o 4 persone trapiantate (coi diversi organi espiantati dal “morto”), ad ogni trapianto corrisponde un giro di affari indotto di quasi 1.000.000 euro ripartito tra:

· impresa che trasporta gli organi (anche con mezzi di trasporto super veloci come elicotteri o aerei) dai “donatori” ai riceventi (in Italia la Nord Italia Transplant è un’azienda che è stata presieduta dal signor Sirchia, il quale diventato ministro ha istituito la “giornata nazionale della donazione”)
· chirurghi pagati con stipendi elevatissimi che presiedono alle operazioni di espianto (prelievo degli organi) e di trapianto
· funzionari del ministero della sanità che prendono cifre da capogiro per fare da supervisori alla gestione dei trapianti negli ospedali italiani
· aziende farmaceutiche che vendono i farmaci anti-rigetto che i trapiantati sono costretti a prendere a vita

Difficile quindi pensare che chi ha pubblicato quegli articoli scientifici sulla rianimazione dei “morti cerebrali” l’abbia fatto per interesse. E a questo punto sembra particolarmente colpevole il silenzio della comunità medica internazionale che avrebbe dovuto sentire l’esigenza morale di riprovare al più presto un’esperienza che potrebbe dare una vera vita a chi rischia di morire (a differenza della vita semi-artificiale dei trapiantati, spesso fatta di notevoli sofferenze, e comunque legata all’uso continuativo di farmaci anti-rigetto che minano le difese immunitarie ed a causa dei quali si può morire per una semplice influenza)

Ovviamente voi che leggete potete sempre pensare che quei medici giapponesi si siano inventati tutto per ottenere onore e fama e che la loro tecnica non si è mai diffusa perché “chiaramente inutile”, però prima di asserire che non funziona ci vorrebbe quanto meno una ulteriore verifica da parte di persone non coinvolte nel business dei trapianti.

L’ipotermia cerebrale controllata col computer dovrebbe essere sperimentata in tutto il mondo perché rappresenta un’enorme speranza di tornare in vita per persone frettolosamente considerate “cerebralmente morte”, ma sono purtroppo convinto che gli interessi economici in gioco non lo permetteranno mai.

Anche a causa di notizie come queste io sono contrario alla donazione degli organi, e v invito tutti ad informarvi sul sito della “Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente”, a leggere il loro volantino informativo, a scaricarlo, stamparlo, diffonderlo.

venerdì 20 maggio 2011

Regista Tv: "Ci danno i soldi per non farvi pensare"


Regista Tv: "Ci danno i soldi per non farvi pensare"



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http://notivu.blogspot.com/

Il regista TV Sergio Colabona, in un' intervista a Napoli Tv, fa un' autocritica e denuncia del mondo televisivo, affermando chiaramente che: -"Ci danno i soldi per non farvi pensare"-. Colabona è l' "ideatore" di programmi televisivi Rai e Mediaset come: "Grande Fratello", "Affari Tuoi", "L' eredità", "La Fattoria", "Tutti pazzi per la tele", "La prova del cuoco", "Il treno dei desideri".



Ecco l'intervista:

martedì 17 maggio 2011

Pericolosità reti Wirless

L'APPELLO DI FRIBURGO - Un lungo elenco di medici denuncia la pericolosità delle trasmissioni senza fili (wi-fi, cellulari, cordless)


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APPELLO DI FRIBURGO 
Animati da una grande preoccupazione per la salute dei nostri simili, noi sottoscritti medici appartenenti a diverse discipline specialistiche, in particolar modo alla medicina ambientale, ci appelliamo al mondo medico, ai responsabili della sanità pubblica ed ai politici, oltre che all'opinione pubblica.
Negli ultimi anni osserviamo attraverso i nostri pazienti un incremento drammatico di patologie croniche e gravi, soprattutto:

-difficoltà di apprendimento e di concentrazione, disturbi del comportamento nei bambini (ad esempio iperattività)
-alterazioni della pressione arteriosa sempre meno controllabili con l'assunzione di farmaci
-alterazioni del ritmo cardiaco
-infarto del miocardio ed ictus in persone sempre più giovani
-degenerazioni cerebrali (ad es. morbo di Alzheimer) ed epilessia
-tumori quali leucemia e cancro al cervello.



Inoltre constatiamo il moltiplicarsi di disturbi spesso ricondotti erroneamente alla sfera psicosomatica, quali:

-dolori di testa ed emicranie
-affaticamento cronico
-turbe nervose
-insonnia e sonnolenza
-rumori auricolari
-scarsa resistenza ai fattori patogeni
-dolori al sistema nervoso e alle viscere, non altrimenti spiegabili;


ciò per rimanere nella casistica più frequente.


Dal momento che solitamente conosciamo abbastanza le abitudini e l'ambiente di vita dei nostri pazienti, spesso riusciamo, soprattutto dopo un colloquio mirato con le persone, a stabilire dei collegamenti sia nello spazio che nel tempo tra il manifestarsi della patologia e l'esposizione a fonti di contaminazione elettromagnetica, ad esempio in seguito a:

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Per ingrandire, clicca QUI


-installazione di un impianto radiomobile nelle vicinanze dell'abitazione del paziente
-utilizzo intenso del terminale radiomobile (cellulare)
-messa in funzione di un telefono cordless (DECT) nella propria abitazione o nell'immediato vicinato.



Non possiamo continuare a credere che tutto ciò sia casuale, dal momento che:
  1. troppo spesso osserviamo come determinate patologie si concentrano in aree interessate da un'intensa attività di trasmissione radiomobile,
  2. troppo spesso un quadro patologico maturato in mesi o anni volge a rapido miglioramento allontanando il paziente dalle fonti di contaminazione elettromagnetica,
  3. troppo spesso le misurazioni delle intensità di campo elettromagnetico confermano secondo i parametri della bioedilizia la presenza di forti anomalie in corrispondenza ai luoghi dove soggiornano i nostri pazienti.


Le esperienze che maturiamo quotidianamente ci hanno fatto comprendere che la tecnologia della telefonia mobile introdotta nel 1992 ed oggi diffusa in modo capillare, nonché quella DECT che dal 1995 contraddistingue i telefoni cordless per uso domestico rappresentano uno dei principali fattori scatenanti di tale fenomeno! Nessuno oggi può sottrarsi completamente all'irradiazione pulsata di microonde, che va ad aggravare i rischi già esistenti legati all'inquinamento ambientale chimico e fisico, andando ad appesantire ulteriormente il carico gravante sul sistema immunitario, con la possibile conseguenza di alterare il già difficile equilibrio creato dai meccanismi di compensazione dell'organismo umano.

Particolarmente a rischio in tal senso risultano le donne in stato di gravidanza, i bambini, gli adolescenti, gli anziani ed i malati.

I nostri sforzi sul piano terapeutico tesi a riconquistare lo stato di salute rimangono sempre più spesso senza risultati, poiché la continua irradiazione dell'ambiente lavorativo ed abitativo, e qui soprattutto delle stanze dei bambini e di quelle destinate al riposo notturno - vale a dire nei luoghi più importanti per il riposo e la rigenerazione - causa senza sosta una situazione di stress fisico e psichico ed impedisce in definitiva l'avvio della guarigione dei soggetti già debilitati dalla malattia.

Alla luce di tali inquietanti sviluppi ci vediamo costretti a rendere partecipe l'opinione pubblica delle nostre osservazioni, soprattutto dopo aver appreso che persino i Tribunali chiamati a decidere sulla pericolosità della telefonia mobile considerano tali rischi come "meramente ipotetici" (così ad esempio il TAR di Mannheim nella primavera 2002).

Quanto noi andiamo a verificare nel nostro lavoro quotidiano è tutt'altro che ipotetico! Assistiamo impotenti alla crescita delle affezioni croniche legate anche ad una politica irresponsabile nella fissazione dei valori limite e di attenzione, che prende come riferimento non tanto la protezione del cittadino dagli effetti indotti dalla telefonia mobile nel breve e soprattutto nel lungo periodo, quanto piuttosto l'obbedienza al dettato di una tecnologia già ampiamente riconosciuta come insidiosa. Il momento attuale rappresenta per noi solo l'inizio di un processo molto serio che attenterà alla salute di moltissime persone.

Non possiamo farci tranquillizzare dalle promesse di risultati scientifici più approfonditi quanto lontani dalla realtà, ben sapendo quale sia spesso anche l'influenza dell'industria sulle ricerche scientifiche, mentre ricerche serie e dimostrazioni assai eloquenti vengono semplicemente ignorate.

Riteniamo invece sia quanto mai urgente agire, e subito!

In qualità di medici ci sentiamo soprattutto come gli avvocati della salute dei nostri pazienti, e nell'interesse di tutte quelle persone il cui fondamentale diritto alla vita ed all'integrità fisica viene oggi messo in forse, ci appelliamo ai responsabili della politica e della sanità pubblica, perché con le loro forze sostengano nei fatti queste nostre richieste:

Per l'affermazione di tecnologie della comunicazione prive di effetti negativi sulla salute, che vengano testate e valutate prima della loro introduzione sul mercato senza cedere ad alcun interesse di parte



e quali misure immediate e transitorie:

-Una massiccia riduzione dei valori limite, delle potenze di trasmissione e della contaminazione elettromagnetica su livelli compatibili con le esigenze biologiche soprattutto nelle aree destinate al riposo ed alla rigenerazione;

-Uno stop alle nuove installazioni radiomobili, per impedire che l'inquinamento elettromagnetico abbia ad aumentare ancora in modo esponenziale;

-Un coinvolgimento attivo della popolazione e dei Comuni nella pianificazione dei siti radiomobili, come elemento imprescindibile di rispetto democratico;

-Informazione della popolazione e soprattutto degli utenti di apparecchi cellulari riguardo ai rischi dei campi elettromagnetici per la salute, mirando all'educazione verso un uso consapevole dei telefoni cellulari, nonché divieto assoluto di tali apparecchiature per i bambini e limitazioni all'uso da parte degli adolescenti;

-Divieto all'utilizzo di cellulari in scuole, ospedali, ricoveri per anziani, istituti di formazione e cultura, edifici pubblici e mezzi di trasporto pubblici, in analogia con il divieto al fumo di sigaretta;

-Istituzione di zone libere da contaminazione elettromagnetica radiomobile, in analogia alle aree a traffico automobilistico limitato;

-Rielaborazione dello standard DECT per la telefonia domestica cordless con l'obiettivo di una limitazione dell'intensità di flusso elettromagnetico al solo periodo dell'effettivo utilizzo e di evitare la tecnologia della pulsazione del segnale, problematica per i suoi effetti biologici;

-Promozione di una ricerca indipendente dagli interessi dell'industria, che tenga finalmente conto dei risultati abbondantemente già disponibili offerti dalla ricerca critica e dalle nostre osservazioni cliniche.




I primi firmatari:


Dr. med. Thomas Allgaier, Allgemeinmedizin, Umweltmedizin, Heitersheim
Dr. med. Christine Aschermann, Nervenärztin, Psychotherapie, Leutkirch
Dr. med. Waltraud Bär, Allgemeinmedizin, Naturheilverfahren, Umweltmedizin, Wiesloch
Dr. med. Wolf Bergmann, Allgemeinmedizin, Homöopathie, Freiburg
Dr. med. H. Bernhardt, Kinderheilkunde, Schauenburg
Dr. med. Klaus Bogner, Allgemeinmedizin, Friedrichshafen
Dr. Karl Braun von Gladiü, Allgemeinmedizin, Ganzheitsmedizin, Teufen
Hans Bruggen, Internist, Lungen- und Bronchialheilkunde, Umweltmedizin, Allergologie, Deggendorf
Dr. med. Christa-Johanna Bub-Jachens, Allgemeinärztin, Naturheilverfahren, Stiefenhofen
Dr. med. Arndt Dohmen, Innere Medizin, Bad Säckingen
Barbara Dohmen, Allgemeinmedizin, Umweltmedizin, Bad Säckingen
Verena Ehret, Ärztin, Kotzting
Dr. med. Joachim Engels, Innere Medizin, Homöopathie, Freiburg
Karl-Rainer Fabig, Praktischer Arzt
Dr. med. Gerhilde Gabriel, Ärztin, München
Dr. med. Karl Geck, Psychotherapie, Murg
Dr. med. Jan Gerhard, Kinderheilkunde, Kinder- und Jugendpsychiatrie, Ahrensburg
Dr. med. Peter Germann, Arzt, Umweltmedizin, Homöopathie, Worms
Dr. med. Gertrud Grunenthal, Allgemeinmedizin, Umweltmedizin, Bann
Dr. med. Michael Gulich, Arzt, Schopfheim
Julia Günter, Psychotherapie, Korbach
Dr. med. Wolfgang Haas, Innere Medizin, Dreieich
Dr. med. Karl Haberstig, Allgemeinmedizin, Psychotherapie, Psychosomatik, Inner-Urberg
Prof. Dr. med. Karl Hecht, Spezialist für Streß-, Schlaf-, Chrono- und Raumfahrtmedizin, Berlin
Dr. med. Bettina Hovels, Allgemeinmedizin, Lörrach
Walter Hofmann, Psychotherapie, Singen
Dr. med. Elisabeth Hoppel, Naturheilverfahren, Orthopädie, Dorfen
Dr. med. Rolf Janzen, Kinderheilkunde, Waldshut-Tiengen
Dr. med. Peter Jaenecke , Zahnarzt, Ulm
Beate Justi, Psychiatrie, Psychotherapie, Hannover
Michaela Kammerer, Ärztin, Murg
Karl Kienle, Praktischer Arzt, Homöopathie, Chirotherapie, Naturheilverfahren, Schongau
Dr. med. Monika Kuny, Psychotherapie, Grünwald
Dr. med. Michael Lefknecht, Allgemeinmedizin , Umweltmedizin, Duisburg
Dr. med. Volker zur Linden, Innere Medizin, Bajamar
Dr.med. Martin Lion, Arzt, Homöopathie, Ulm
Dr. med. Dagmar Marten, Ärztin, Ochsenfurt
Dr. Rudolf Meierhofer, Zahnarzt, Roth
Dr. med. Rudolf Mraz, Psychotherapie, Naturheilverfahren, Stiefenhofen
Dr. med. Otto Pusch, Nuklearmedizin, Bad Wildungen
Dr. med. Josef Rabenbauer, Psychotherapie, Freiburg
Elisabeth Radloff-Geck, Ärztin, Psychotherapie, Homöopathie, Murg
Dr. med. Anton Radlspeck, Praktischer Arzt, Naturheilverfahren, Aholming
Barbara Rautenberg, Allgemeinmedizin, Umweltmedizin, Kötzting
Dr. med. Christof Rautenberg, Internist, Kötzting
Dr. med. Hans-Dieter Reimus, Zahnarzt, Oldenburg
Dr. med. Ursula Reinhardt, Allgemeinmedizin, Bruchkobel
Dr. med. Dietrich Reinhardt, Innere Medizin, Bruchkobel
Dr. med. Andreas Roche, Allgemeinmedizin, Kaiserslautern
Dr. med. Bernd Salfner, Kinderheilkunde, Allergologie, Waldshut-Tiengen
Dr. med. Claus Scheingraber, Zahnarzt, München
Dr. med. Bernd Maria Schlamann, Zahnarzt, Heilpraktiker, Ahaus-Wessum
Dr. med. Hildegard Schuster, Psychotherapie, Lörrach
Norbert Walter, Allgemeinmedizin, Naturheilverfahren, Bad Säckingen
Dr. med. Rosemarie Wedig, Ärztin, Psychotherapie, Homöopathie, Düsseldorf
Dr. med. Gunter Theiss, Allgemeinmedizin, Frankfurt
Prof. Dr. med. Otmar Wassermann, Toxikologie, Schonkirchen
Prof. Dr. med. H.-J. Wilhelm, Hals-, Nasen-, Ohrenheilkunde, Phoniater, Frankfurt
Dr. med. Barbara Wurschnitzer-Hunig, Dermatologie, Allergologie, Umweltmedizin, Kempten
Dr. Dr. med. Ingo Frithjof Zurn, Allgemeinmedizin, Phlebologie, Naturheilverfahren, Umweltmedizin, Nordrach

Sostengono inoltre l'APPELLO DI FRIBURGO le seguenti personalità del mondo della scienza e della cultura:

Dr. med. Wolfgang Baur, Allgemeinmedizin, Psychotherapie, Umweltmedizin, Vienenburg
Prof. Dr. Klaus Buchner, Physiker, München
Volker Hartenstein, MdL Bayerischer Landtag, Ochsenfurt
Maria und Bruno Hennek, Selbsthilfegr. der Chemikalien- und Holzschutzmittelgeschädigten, Würzburg
Dr. Lebrecht von Klitzing, Medizinphysiker, Stokelsdorf
Wolfgang Maes, Baubiologie und Umweltanalytik, Neuss
Helmut Merkel, 1. Vorsitzender des Verband Baubiologie, Bonn
Peter Neuhold, Heilpraktiker , Berlin
Prof. Dr. Anton Schneider, wissenschaftl. Leiter des Institut für Baubiologie und Ökologie, Neubeuern
Dr. Birgit Stocker, Vorsitzende des Selbsthilfevereins für Elektrosensible, München
Prof. Dr. Alfred G. Swierk, Mainz
Dr. Ulrich Warnke, Biophysik, Biopsychologie, Biomedizin, Saarbrücken
L'elenco qui sopra non è completo perché a tutt'oggi i firmatari sono oltre 30mila
Per aderire alla petizione online di BioInitiative Report

www.ipetitions.com:80/petition/bioinitiativeemrpi

Scarica il foglio (pdf) per la raccolta firme

IGUMED
Interdisziplinäre Gesellschaft für Umweltmedizin e.V.
ASSOCIAZIONE INTERDISCIPLINARE PER LA MEDICINA AMBIENTALE
D-79713 Bad Säckingen, Bergseestr. 57
Telefon 0049.7761.913490 FAX 913491

e-mail: igumed@gmx.de




tratto da www.disinformazione.it/appello_friburgo.htm

domenica 8 maggio 2011

Le 10 Strategie della Manipolazione

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DI NOAM CHOMSKY
Il linguista Noam Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media. E' molto interessante notare come ricerche fatte in maniera indipendente fra di loro possano portare agli stessi risultati finali. Per evidenziare queste analogie abbiamo applicato nel testo seguente alcuni link presi dai nostri approfondimenti su "Come si Controllano le Masse nei Paesi Democratici".



1 - La strategia della distrazione
L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali.

2 - Creare il problema e poi offrire la soluzione
Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3 - La strategia della gradualità
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

4 - La strategia del differire
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.

5 - Rivolgersi alla gente come a dei bambini 
La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno.

6 - Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione 
Sfruttare l'emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell'analisi razionale e, infine, del senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti.

7 - Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità 
Far sì che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori".

8 - Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità 
Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.

9 - Rafforzare il senso di colpa 
Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di depressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire.

10 - Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca 
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

martedì 3 maggio 2011

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Progetto militare haarp e "disastri naturali"






Il nostro clima negli ultimi 10 anni ha subito dei notevoli cambiamenti, ed il tutto non è da imputare al classico ” effetto serra”! ma bensì ad un fenomeno artificiale che è in grado di modificare e decidere le sorti di un determinata zona del globo: il suo nome è HAARP.

Si chiama Haarp: High Frequency Active Auroral Research Program ed è un programma dell’Aviazione Statunitense per studiare la ionosfera, al fine di migliorare le telecomunicazioni. La sede dell’Haarp è situata in Gakona in Alaska la quale base è sospettata di provocare ingenti cambiamenti climatici e geofisici.

All’interno di questa apparente ed isolata base, sono installati 180 piloni di alluminio alti circa 25 metri, alla cui estremità ci sono antenne.

Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la «banda bassa» da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la «banda alta» da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere segnali radio sino a quote di 350 km.


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Secondo lo stesso principio è plausibile che le irradiazioni delle antenne HAARP possano rimbalzare fino a colpire gli strati bassi dell’atmosfera sopra un Paese distante migliaia di chilometri. Ed interferire quindi con i fenomeni meteorologici.

Nel 1976 l’Unione Sovietica, annunciava un eventuale rischio ceh gli Stati Uniti, per via elettromagnetica, potessero modificare il clima dell’Europa ed Asia ossia Euroasia destabilizzando il livello di ozono sull’URSS, quindi perchè non credere all’influenza climatica e geofisica dell’HAARP nei nostri giorni?

Per dovere di cronaca voglio rammentare Nikola Tesla, un grande genio, a Tesla dobbiamo molto per quanto riguarda l’elettricità, soprattutto della corrente trifase alternata , Edison , si era fossilizzato sulla corrente continua..Inoltre Tesla aveva tentato di effettuare la trasmissione di energia via etere, senza l’ausilio di cavi un apparecchio che poteva trasmettere ed ottenere elettricità dalle oscillazioni naturali del campo elettrico della Terra.

Tesla morì nel 1943 e gli agenti dell’FBI erano intenti a setacciare tutti i suoi progetti, fu ritenuto uno scenziato pazzo: poichè gli furono attribuite curiose anticipazioni di sviluppi scentifici successivi.

Lo stesso Tesla aveva affermato l’uso di raggi che definiva ” raggi della morte” capaci di raggiungere distanze di 320 km.

Siamo perciò di fronte ad una delle armi geofisiche il cui potere devastante non ha confini e che è in grado di produrre alluvioni o siccità, esplosioni radianti a qualsiasi altitudine e sotto la crosta terrestre, provocando terremoti di qualsiasi entità.

Variando le frequenze in gioco ed i tempi di esposizione, si possono ottenere i seguenti risultati:
- influire in maniera drastica sul tempo atmosferico;
- provocare terremoti;
- interferire con le onde cerebrali di uomini ed animali;
- generare esplosioni nucleari senza ricaduta radioattiva;
- eseguire la tomografia della Terra;
- irradiare calore persino in bunker situati a grandi profondità;
- eliminare le comunicazioni su aree specifiche vaste, mantenendo quelle militari.


A tal proposito Osservate la risonanza H.A.A.R.P. nei giorni precedenti, durante il sisma (12 gennaio 2010) e dopo il terremoto (artificiale) nello stato di Haiti. Abbiamo unito i sei grafici significativi (dal 9 al 14 gennaio 2010), così da rendere meglio l’idea di che cos’è H.A.A.R.P. e quanto sia reale il suo potere distruttivo.